Dall’Assemblea ordinaria di Mantova la conferma delle grandi potenzialità dell’AIDO in Lombardia
L’appuntamento dell’Assemblea annuale, nell’Aido, è sempre un momento importante perché permette un confronto aperto, diretto, positivo, per una valutazione della vita associativa nell’anno precedente e per una conferma degli obiettivi per l’anno in corso o per un futuro più lontano.
Quest’anno siamo andati a Mantova, domenica 6 maggio, elegantemente accolti in un piccolo angolo di Paradiso dalla sezione di quella meravigliosa provincia, oggi guidata con amorevole cura e capacità professionali, dalla presidente dr.ssa Elena Bianchera. Di quella giornata ha fatto una efficace sintesi la nostra Marzia Taiocchi, che è riuscita a mettere in risalto gli aspetti fondamentali e gli snodi decisivi. Ne emerge l’affresco didascalico di un’Associazione che in Lombardia, guidata con attenzione e bravura dal presidente Giovanni Ravasi, autore di un’ottima relazione, coadiuvato da una squadra di spessore umano e associativo, dimostra di continuare un cammino di crescita e di miglioramento, animata da grande entusiasmo.
È la conferma che l’Aido della Lombardia corre su una strada ancora ricca di sfide che possono essere affrontate e vinte, purché siano messe a frutto le grandi ricchezze dell’Associazione nel fecondo territorio regionale.
Fra i molti temi affrontati nell’Assemblea – per i quali invito ad una lettura dell’articolo citato – primeggia per importanza la riflessione sulla riforma del Terzo settore, avviata con grande profusione di energie politiche, amministrative e sociali dal Parlamento nazionale che ha concluso la sua vita legislativa con le elezioni del 4 marzo ma che non ha concluso tutto l’iter approvativo, con il risultato che molti punti di domanda rimangono tuttora senza risposta. Questo è un problema che va affrontato con calma ma con la necessaria attenzione. Ci viene incontro l’intervista al professionista dott. Lauro Montanelli, grande amico dell’Aido e punto di riferimento per tante questioni amministrative e fiscali e non solo. Anche questo è un articolo che Prevenzione Oggi offre ai lettori, in particolare in questo caso ai volontari dell’Aido che abbiano assunto negli anni responsabilità associative, i quali potranno trovarci qualche spunto utile ad orientarsi nelle nuove regole, delle quali alcune già definitive altre invece da perfezionare. Qualcuno direbbe che “grande è la confusione sotto il cielo d’Italia”, ma poiché abbiamo affrontato ben altre difficoltà, non ci spaventiamo; anzi, siamo certi che sapremo trasformare in opportunità di crescita anche queste.
Usciamo poi dalle dinamiche riguardanti più direttamente l’Associazione per far conoscere una realtà poco conosciuta ma altamente significativa. Mi piace presentarla con le parole della giornalista autrice dell’articolo, Clelia Epis: “Donare è una parola dal cuore ampio, talvolta dai riverberi inaspettati. Grazie al Centro Internazionale del Libro Parlato è possibile dare con gratuità persino la propria voce. Il Centro nasce a Feltre nel 1983, con lo scopo di aiutare i non vedenti ad accostarsi alla lettura e allo studio, e dal 1996 si è costituito in Associazione”. Il senso è condensato in queste parole, con le quali l’autrice rende evidenti le poco conosciute potenzialità della solidarietà e dell’attenzione all’altro che sono attive in Italia. Uno spaccato di società “buona” che difficilmente viene raccontato dai grandi canali dell’informazione di massa, ma che non è sfuggito a “Prevenzione Oggi” e che viene offerto ai nostri lettori come segno di speranza: un mondo migliore è davvero possibile.
Segnalo, come sempre, l’imperdibile contributo del caro dott. Gaetano Bianchi, che da tanto tempo ci accompagna con signorile e professionale disponibilità. Questa volta ci illustra il tema dei nei, e delle precauzioni con le quali dobbiamo tenerli sotto controllo.
Infine raccomando uno sguardo al racconto della vita dei nostri gruppi: sono ben quattordici e illustrano le iniziative, le modalità di organizzazione, i successi e le fatiche di gruppi e sezioni in Lombardia. Questo è uno spazio a mio modo di vedere molto importante nella rivista, perché è lo specchio della nostra realtà associativa, di quello che sa fare e delle tappe con le quali scrive, giorno dopo giorno, con fatica e costanza, con coraggio ed entusiasmo, la storia della solidarietà che attraverso l’Aido rende speciale la vita in Lombardia.
Leonida Pozzi