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Il miele e le api. I termini dell’emergenza e le buone prassi in campo

La situazione è allarmante e lo sappiamo. Negli ultimi cinque anni sono scomparsi 10 milioni di alveari dal pianeta, quasi 2 milioni l’anno di cui 200mila in Italia, e se si conta che ogni alveare può ospitare fino a 80mila unità ci si può fare facilmente un’idea del problema…

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Costruite con materiali naturali, si stanno diffondendo arnie urbane che, oltre a dare la possibilità di produrre miele direttamente a casa propria, sono pensate per poter osservare da vicino il prezioso lavoro di questi operosi insetti.
Le api accedono all’alveare attraverso un camino ad altezza di volo, rendendo sicura la zona di osservazione.
Tutte le aperture sono protette da appositi coperchi che fanno da scudo contro il sole e tengono sotto controllo la temperatura interna. Attraverso appositi favi di piccole dimensioni posati nella parte alta del contenitore, tramite un meccanismo geniale quanto semplice che separa i favi dal nido, è possibile raccogliere in sicurezza il miele prodotto.
Tra le proposte più interessanti in commercio c’è sicuramente la B-Box, un’arnia urbana che nasce dall’incrocio tra la passione per l’apicultura di un giovane imprenditore e quella per la tecnologia di un ingegnere informatico: questa intesa ha dato vita nel 2017 a Beeing, che ha unito design, tecnologia e Made in Italy per sviluppare un business innovativo, alla base del quale c’è un obiettivo semplice: tutelare le api, digitalizzare l’apicoltura e diffondere l’apicoltura urbana come strumento per la transizione verso città sostenibili.
Per approfondire le proposte e la filosofia che sta alla base di questo inedito progetto imprenditoriale è possibile consultare il sito www.beeing.it. (P. S.)

Il miele è un alimento apprezzato, tanto che molti locali propongono anche una carta dei mieli con elenco delle caratteristiche nutrizionali ed organolettiche ed esiste in Italia un Albo Nazionale degli Esperti in Analisi sensoriale del miele che organizza corsi e seminari per gli appassionati (http://www.albomiele.it/?s=)
Al miele vengono attribuiti molti pregi e proprietà terapeutiche e nutritive, è considerato utile nel trattamento dei disordini gastro-intestinali, nella cura di ferite ed ustioni e sembra possa avere un effetto protettivo nei confronti delle lesioni gastriche. Il miele ha caratteristiche antibatteriche dovute a diversi fattori tra cui il basso pH, l’elevata concentrazione zuccherina e la presenza di sostanze come l’enzima glucosio ossidasi.
La presenza di piccole quantità di oligosaccaridi conferisce al miele proprietà prebiotiche che favoriscono la crescita di un microbiota più equilibrato.
Nel miele sono presenti piccole dosi di proteine, ferro, calcio, potassio, fosforo, vitamine del gruppo B, vitamina C enzimi, resine, sostanze coloranti e odorose, polline e acidi organici ma possono essere presenti anche contaminanti di natura chimica e biologica derivanti dall’industrializzazione, dai trattamenti degli apicoltori per la cura delle malattie e dall’ambiente quali: metalli pesanti, pesticidi, antibiotici, microrganismi patogeni ecc…
I costituenti principali del miele sono glucosio e fruttosio come per il saccarosio o zucchero comune. Rispetto al saccarosio il miele è meno ricco di zuccheri semplici e contiene minime quantità di vitamine, sali minerali ed enzimi. La differenza si nota confrontando 100 g di prodotto (392 kcal e 104 g di zuccheri del saccarosio contro 404 kcal e 80, 3 g di zuccheri del miele).
Nel confronto tra le porzioni ha più calorie il miele e l’apporto di vitamine, sali minerali e altro diventa
invece irrilevante: 1 cucchiaino di zucchero (5 g) circa 20 kcal e 5 g di zuccheri; 1 cucchiaino di miele (10 g) 30 kcal e 8 g di zuccheri.
Il miele non è consigliato a tutti, è sconsigliato a chi soffre di allergie poiché può contenere sia pollini che sostanze provenienti dalle secrezioni delle api, alcune delle quali potenzialmente responsabili proprio delle reazioni allergiche. Inoltre non deve essere assunto da bambini di età inferiore ad un anno per i potenziali rischi di infezione da clostridium botulinum.
Sebbene per le sue caratteristiche fisico-chimiche il miele è da ritenersi uno degli alimenti più sicuri dal punto di vista microbiologico, nel miele possono sopravvivere Bacillus e Clostridium entrambi in grado di produrre spore che, a differenza dell’adulto e dei bambini al di sopra dell’anno di età, sono in grado di germinare, al livello del colon del lattante, con conseguente produzione di una tossina che provoca le manifestazioni classiche da intossicazione.

IL MIELE NON È UNA MEDICINA
Il miele è un alimento naturale costituito in prevalenza da glucosio e fruttosio nel quale sono presenti anche altre sostanze che esercitano effetti benefici sulla salute. Tuttavia non è una medicina e non ha alcun potere di prevenire o guarire malattie.
Come dolcificante ha un potere sovrapponibile a quello dello zucchero comune.
Grazie alla sua composizione non appesantisce lo stomaco e può essere utile in tutte quelle situazioni in cui c’è la necessità di immediato fabbisogno energetico.
Essendo un alimento ad alto contenuto in glucosio e fruttosio è soggetto alle stesse raccomandazioni a cui sono soggetti gli zuccheri naturalmente presenti o aggiunti agli alimenti.
Non deve essere somministrato a bambini di età inferiore ai 12 mesi.

Cristina Grande