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Il concetto di sostenibilità è ufficialmente nato nel 1987 quando per la prima volta con il rapporto Brundtland la Commissione mondiale su Ambiente e Sviluppo (World Commission on Environment and Development, WCED) introdusse il concetto in un documento ufficiale che prende il nome dall’allora presidente della Commissione.
«Our common future», (Il futuro di tutti noi) questo il titolo, formulava una linea guida per lo sviluppo sostenibile ancora oggi valida. Constatando che i punti critici e i problemi globali dell’ambiente erano dovuti essenzialmente alla grande povertà del sud e ai modelli di produzione e di consumo non sostenibili del nord, il rapporto sollevava la necessità di attuare una strategia in grado di integrare le esigenze dello sviluppo e dell’ambiente. Questa strategia, definita «sustainable development» (sviluppo sostenibile) è stata così espressa: «Lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri».

Coripet è un consorzio volontario senza fini di lucro, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente tra produttori, converter e riciclatori di bottiglie in PET. Il consorzio ha creato un sistema innovativo finalizzato alla gestione diretta di bottiglie in PET per uso alimentare.
I produttori che immettono sul mercato questo tipo di imballaggio aderendo al consorzio adempiono agli obblighi derivanti dall’EPR (Extended Producer Responsibility) di gestione del fine vita dei propri imballaggi immessi sul mercato.
La sfida ulteriore di CORIPET è il “bottle to bottle”: l’attivazione di una filiera italiana chiusa per il riciclo del PET. Le bottiglie di plastica PET, immesse sul mercato dalle aziende produttrici consorziate, vengono raccolte e riciclate per diventare rPET che può essere usato nella produzione di nuove bottiglie.