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Genitori in trasformazione. Strategie vincenti per restare «in famiglia»

Fino a due generazioni fa le figure genitoriali erano decisamente più rigide e identificabili di quanto lo siano ora, vuoi per via dei ruoli, degli ambiti di intervento ma anche per una sorta di carattere che dovevano assumere una volta diventati padre e madre.

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La famiglia da sempre è un ottimo soggetto cinematografico, in Italia come all’estero. Contemporanea, futuribile o di epoche passate resta infatti uno dei temi prediletti dalla Settima Arte che continua a proporre al pubblico film con protagonisti genitori, figli e relativi parenti nelle diverse fasi evolutive di questa istituzione sociale che, nonostante i cambiamenti, sembra rigenerarsi e sopravvivere contro ogni avversità. A seguire una carrellata, assolutamente non esaustiva, che dagli anni 50 ad oggi presenta esempi di film che hanno riflettuto, anticipato o preso atto di alcune delle forme che la famiglia e dei suoi membri hanno assunto nei decenni ricordandoci come eravamo o provano a suggerire chi potremmo essere.

1957 - Padri e Figli - di M. Monicelli con V. De Sica, M. Mastroianni e F. Interlenghi

Quattro famiglie italiane negli anni Cinquanta, tra litigi, fatiche e difficoltà ma con il lieto fine che e’ comunque garantito. Sia nei rapporti tra i padri e figli del titolo sia tra neo sposi alle prese con le voglie della gravidanza o genitori con cinque figli da mantenere. Un’Italia raccontata mentre si incammina verso il boom economico tra realtà e affettuosa immaginazione.

1967 - Indovina chi viene a cena?- di S.Kramer con S. Tracy, S. Poitier e K. Hepburn

Lo storico monologo di Spencer Tracy, padre di una ragazza bianca che vuole sposare un uomo di colore (per chi desideri vederlo ecco il link), che culmina con “Tra i problemi che dovrete affrontare io non ci sono…”  ha fatto storia. Le coppie miste fanno il loro ingresso dalla porta principale del cinema e con loro si tratteggiano i disagi futuri per genitori dalla pigmentazione diversa. Inizia un percorso nuovo

1979 - Kramer contro Kramer - di R. Benton con D. Hoffman, M. Streep e J. Alexander

Nell’immaginario collettivo irrompe il divorzio. Doloroso, crudo e triste. Realistico, non edulcorato e senza vincitori. Hoffman mostra un padre che si trova di colpo a fare quello che pochi padri all’epoca del film facevano: prendersi cura del figlio e della casa da solo, senza la moglie che tornerà solo per richiedere la custodia esclusiva del figlio.

1986 - Speriamo che sia femmina  - di M.Monicelli con L. Ullmann, C. Deneuve e P. Noiret 

Descrive così il film lo stesso Monicelli: “E un ritratto di una famiglia borghese allargata, come ce ne sono tante al giorno d’oggi, in cui i toni della commedia convivono con quelli drammatici di ogni esistenza umana trovando l’equilibrio in un tono medio, favorito dal contesto un po’ irreale della vita di campagna”.

1993 - Mrs. Doubtfire (Mammo per sempre) - di C. Columbus con R. Williams e S.Field

Un padre che si traveste da governante per vedere i suoi figli “tirando fuori il meglio da tutti noi” come sentenzierà al termine della commedia agrodolce la ex moglie, Field, che scopre un nuovo equilibrio con l’ex marito Williams per il bene dei figli. L’dea che l’uomo possa essere il “mammo” e la donna colei che lavora fuori casa, anche tramite un film commedia, inizia ad emergere nella società e il nuovo assetto possibile, anche nella famiglia fuori dallo schermo, si va affermando.

1998 Nemiche amiche (Stepmom) - di C. Columbus con J. Roberts e S. Sarandon

Il tema della ‘matrigna’, da cui il titolo originale del film, si colora di nuove, affettuose e dolenti sfumature quando uno dei genitori, Sarandon, non ha più molto tempo da vivere e parlando con l’ex marito si accorge che per il bene dei loro ragazzi deve passare idealmente il testimone alla nuova compagna del marito, giovane e affermata professionista fotografa.
La famiglia che si allarga e si ricompone nel dolore e tramite l’affetto per i figli. Andando oltre le iniziali prevenzioni e distanze generazionali, prima che personali, le donne protagoniste della pellicola si abbracciano in un reciproco e rispettoso riconoscimento di ruoli diversi ma complementari.

2003 - Ricordati di me - di G. Muccino con F. Bentivoglio, L.Morante, S. Muccino e N. Romanoff

La famiglia italiana entra nel nuovo millennio in una fotografia a tinte fredde, scintillanti ma ben poco rassicuranti. In un interno borghese classico, i componenti di un nucleo familiare di quattro persone, genitori e due figli adolescenti, vivono una vita apparentemente tranquilla quando desideri inespressi e frustrazioni troppo a lungo celate aprono una finestra di angoscia sulle vite di tutti. I genitori che si sentono a disagio nella propria pelle e annaspano verso una diversa identità che stenta ad emergere mentre i figli cercano, chi con rabbia chi con dolore, una risposta alle proprie attese vitali che rischiano la frustrazione. Una sorta di ‘Lavori in corso per nuove identità’.

2016 - Perfetti Sconosciuti - di P. Genovese con K. Smutniak, M. Giallini ed E. Leo

Con oltre 40 trasposizioni in tutto il mondo, il film narra le storie di quattro coppie di amici che si ritrovano a cena portando a tavola quello che è uno spaccato di vita delle famiglie che, visto il successo planetario della pellicola, non appartiene solo all’Italia. Sono unioni nate dopo divorzi oppure create da chi e’ alla prima esperienza e chi invece si sta risposando ma c'è ancora anche una coppia formata da chi e’ stato in grado di rimanere insieme, oltre gli anni e due figli, nonostante errori, fatica e qualche delusione. L’istituzione della famiglia che nelle sue nuove, vecchie, diverse declinazioni sfida ancora l’immortalità.

FS