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Il rapporto tra italiani e animali un amore in costante crescita

È stato probabilmente Papa Francesco, alla fine dello scorso anno, il primo a parlare di un possibile legame tra bambini e animali da compagnia nella spinosa quanto attuale situazione di inverno demografico che affligge il nostro Paese.

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Secondo i dati diffusi da Assalco-Zoomark, che da 15 anni monitora e fornisce statistiche su questo settore, il mercato dei prodotti per l’alimentazione dei cani e gatti in Italia, a partire dal 2020, primo anno di emergenza Covid, ha mostrato una progressiva accelerazione della crescita, assestando nel 2022 un incremento del fatturato complessivo del +7,1% e dei volumi del +5%. Questo aumento diventa comprensibile se giustapposto al complementare aumento del numero delle famiglie acquirenti alimenti per cani e gatti che ha raggiunto soglia 12,2 milioni, circa 1 milione di famiglie in più rispetto allo scorso anno, portando la penetrazione delle famiglie acquirenti alimenti per cani e gatti ha raggiungere il 46,9% del totale delle famiglie italiane. Ovvero +3,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Si tratta per lo più famiglie di giovani e in condizione socio-economica medio-alta, con un profilo che la ricerca Assalco definisce ‘interessante in termini di capacità di spesa e orientamento verso prodotti di più alta qualità’.
In effetti, se si decide di prendere un animale si deve incorrere in spese, questo è pacifico, ma a volte l’entità delle stesse è meno risibile del previsto. Condividere il proprio tetto con un animale domestico, secondo l’osservatorio Nazionale Federconsumatori, implica che per un cucciolo di un cane nel suo primo anno di vita i padroni debbano spendere una cifra che si aggira tra i 1700 e 2500 Euro, in base alla taglia ed alla razza. Un esborso che tende a diminuire dopo il primo anno di vita attestandosi intorno ai 1700 Euro medi ma che per alcuni cani come quelli classificati come ‘toy’, ovvero particolarmente piccoli e la cui dimensione permette di portarli in borsetta anche da adulti, per conformazione delicati e dalla salute cagionevole, rende necessario mettere in conto che nel tempo la spesa possa invece essere più alta. Per il gatto la cifra si aggira su numeri leggermente più bassi, tra i 900 ed 1200 Euro ma, tornando ai cani, considerando che nel corso della sua vita un Labrador costerà al padrone circa 40mila Euro tra veterinario, cibo, toelettatura, giochi, guinzagli ed ‘altre eventuali’ , si intuisce che al momento della scelta del pet preferito alcuni italiani optino per un pesce (primo in classifica tra le presenze in casa) anche per motivi economici. Ma non è detto che sempre sia così. L’amore per gli animali porta gli italiani a spendere davvero parecchio per loro. Anche parecchio più che per i bambini. (F.S.)